martedì 9 ottobre 2007

Polemica si, insinuazioni no

Cari lettori, come molti di voi sanno la mia vita, professionale ma non solo, ruota attorno al Kipsta. Da quando avevo l'eta per essere accompagnato allo stadio, ho sempre sentito la curva Cupini come la mia seconda casa e quella maglia come la mia seconda pelle. Questo affetto credo di averlo dimostrato nel corso degli anni non solo con il mio tifo, che sempre ha accompagnato i leoni del kipsta in ogni partita e che mai è venuto meno anche di fronte alle sconfitte più dolorose, alle delusioni più cocenti, ma anche e soprattutto con la mia attività di giornalista. Un giornalista, Manlio Cersosimo, che non ha mai rinnegato la propria fede, dichiarata sempre apertamente per correttezza professionale, ma che ha fatto della professionalità e della competenza un imperativo morale ancor prima che una buona abitudine. Tifare Kipsta sempre, fare male il proprio lavoro mai. Questo vuol dire non tirarsi indietro quando c'è bisogno di dire la verità, anche se questa è scomoda e fa male ad alcuni giocatori o ai vertici societari, non fare il capo popolo ma analizzare seriamente e con coscienza quello che succede dentro e attorno al Kipsta per aiutare tutti i tifosi a capire meglio. I Tifosi si, perchè tutto il mio lavoro, il lavoro dei miei collaboratori a "La voce della Cupini" (il giornale da me fondato molti anni or sono) e dei tecnici di radio Nasello ha un solo referente ultimo: il generoso pubblico della Cupini, il popolo del Kipsta. Con loro io ho stipulato il mio "contratto" non scritto che mi impegna giorno per giorno a fare bene il mio lavoro nell'interesse della squadra che noi tutti amiamo. Un rapporto di fiducia che non è mai venuto meno, anche nei momenti più difficili. Almeno sino ad ora. Le ultime polemiche di alcuni tifosi hanno messo in evidenza come le riflessioni da me fatte poc'anzi non bastino più a garantire il mio lavoro e la mia professionalità agli occhi delle frange più estreme e manipolabili della curva. Mettere in discussione è giusto ed aiuta tutto l'ambiente a crescere, ma leggere: "Anonimo ha detto... Manca un voto... Danny....10+++++++++++++++++++++++++++P.S. Manlio, levate la maschera, t'avemo riconosciuto!" ferisce non solo la mia correttezza professionale ma, soprattutto, la mia moralità di uomo e tifoso del Kipsta. E' evidente che il rapporto è oramai logoro e i miei pagelloni sono visti dai più non come stimolo ma solo come fastidiosa incombenza. Per questo vi saluto, miei compagni di lotta, miei fratelli di fede, per un pò tolgo il disturbo. Sicuramente arriverà qualcun'altro a compilare pagelle e a commentare partite, e lo farà in maniera tanto indolore da non scontentare nessuno (vero signori giocatori?). Credo che per me sia arrivato il tempo di prendere un pò di riposo e di riflettere sulle cose. Mi auguro che questa mia decisione aiuti i tifosi più influenzabili a riflettere sul "loro" modo di amare il Kipsta. Perchè nonostante tutto, continuo ad essere convinto che anche loro, come me e come voi veri amici del Kipsta, vogliamo solo una cosa: il bene e la fortuna della nostra squadra.

Con affetto

Manlio Cersosimo

8 commenti:

Anonimo ha detto...

MANLIO TI VOLEVO DIRE SOLTANTO UNA COSA:
VATTE A PIA' DU' SUPPELI'!

Anonimo ha detto...

Caro manlio sono beppeturi da taranto,ti seguo sin dai tempi in cui eri un galoppino stagionale del corriere del salento,e volevo dirti di non mollare.Anche i giornalisti subiscono critiche spesso ingiustificate, ma non per questo devi gettare all'aria anni e anni di duro lavoro..e Cmq per qualcuno che critica ci sono centinaia di persone che il lunedi attendo con ansia il paggellone del vecchio Manlio!!non puoi deludere i tuoi lettori..pensaci bene manlio!!
con affetto beppeturi

Anonimo ha detto...

Caro Manlio, sono l'Anonimo che ha scritto il commento che ti ha tanto ferito, il mio nome è Santo La Mazza e ti scrivo da Potenza.
Vorrei iniziare dicendo che rispetto la tua scelta, se non hai più voglia di fare il pagellone, sei liberissimo di farlo, ma ti prego, per rispetto ai tifosi, di cui io faccio parte (sono il Presidente del Kipsta Club "Sabo" di Potenza), risparmiaci la parabola del figliol prodigo....
E' evidente infatti che da un po' di tempo stai cercando di smarcarti da questo ruolo di giornalista-capopopolo (che dici di non voler essere, ma che sei sempre stato) per rinverdire una carriera che solo il clamore del tifo Kipsta ti ha restituito. Il ritorno della squadra infatti ha ridato lustro al tuo giornale e di conseguenza al suo direttore. La scienza ha poi fatto il resto, e quello che da venti anni a questa parte non ti riusciva con la stessa intensità e frequenza, adesso l’hai ritrovato grazie a quelle pilloline blu che non ti fai mai mancare.
Danny è una tua creatura, e per etica professionale eviti sempre di commentarlo, però con malcelata parzialità lo elogi sempre tra le righe... gioca sempre nella squadra più debole, è affiatatissimo con i compagni etc etc. Ora, fermo restando che Danny è stato un ottimo innesto, e che spesso meriterebbe i voti migliori, questa tua campagna oscura pro alcuni e contro altri danneggia il tuo lavoro e la tua professionalità.
Comunque, questo è solo il mio punto di vista, ed io non sono Presidente del Consiglio e tu non sei l’allenatore della Nazionale, quindi se qualcuno deve farsi da parte, probabilmente non sei tu, anche perché raccogli molti più consensi di me. Quindi, anche se rimango il presidente del Kipsta Club di Potenza, eviterò i commenti al vetriolo sul blog.
In ogni caso, ti auguro la miglior fortuna per entrambe le tue carriere, anche se seguirò con maggiore interesse quella cinematografica.
Kipsta, solo Kipsta, Kipsta e basta!

Santo

Anonimo ha detto...

Caro Santo, utilizzo la posta celere e non la tribuna "ufficiale" per rispondere alle tue osservazioni. E' vero, probabilmente l'arrivo di Danny nel Kipsta è stato favorito da una campagna stampa che ha avuto anche nel sottoscritto una delle tante voci. Ma, come anche tu hai riconosciuto, non ci troviamo in presenza di un giocatore finito, ma di un atleta maturo che può dare ancora molto alla squadra con la sua esperienza. Credo che i miei pezzi parlino per me: quella che tu definisci "malcelata parzialità" in realtà non è mai esistita. I pochi accenni che ho fatto al giocatore rientrano sempre nelle analisi generali e il suo trattamento non è mai stato diverso da quello riservato agli altri. A conferma della mia correttezza professionale proprio il fatto di non inserirlo mai all'interno del pagellone per evitare facili accuse di nepotismo (tutti sanno che mio cugino è il suo insegnante di italiano). Le tue accuse, insomma, mi paiono quantomeno pretestuose, almeno per quanto riguarda il mio rapporto con alcuni giocatori del Kipsta. Un'altra osservazione che mi dispiace doverti smontare è quella relativa alle mie nuove fortune in campo cinematografico che tu addebiti, in maniera quantomeno superficiale, ad alcune pilloline blu e al nuovo smalto che mi dà l'essere il direttore del più seguito giornale sportivo borbontino. Ti basterebbe chiedere informazioni alla mia amica dolores del Rio piuttosto che alla grande attrice Linda Lovelace (per non parlare di alcune mie partner sul set come Carmen Russo) per sapere che io, anche ora, "sò uno normale". Caro Santo, la sostanza è un'altra: qui non si tratta di farsi da parte ma di dire le cose come stanno. Alcuni giocatori STANNO giocando male, questo non vuol dire che siano da mettere sul mercato con la lista gratuita, ma solo che devono ancora rientrare in forma. Per questo motivo mi sento di dire una cosa: se i giocatori non hanno le spalle abbastanza larghe per sopportare qualche critica di merito allora forse devono prendersi loro qualche pilloletta. Finisco questa mia ricordandoti, caro Santo, che i tuoi commenti al vetriolo saranno sempre ben accetti sulla nostra posta dei lettori anche quando, come nell'ultimo caso, si dimostrano tutto fuorchè pertinenti. Per questo motivo, per dimostrarti come sia la redazione de "La voce della Cupini" che il sottoscritto considerino il canale aperto con i tifosi uno degli aspetti qualificanti del loro lavoro, ti invitiamo a pubblicare il TUO pagellone la prossima partita del Kipsta. Questa iniziativa sarà la prima di un progetto che avevamo in serbo già da tempo e che si intitola "Il pagellone dei tifosi": ogni settimana verrà scelta una pagella di uno dei tanti tifosi Kipsta che accompagnerà quella "ufficiale" dei giornalisti de "La voce". Perchè, caro Santo, essere tifosi del Kipsta significa prima di tutto essere attaccati a questa maglia e non hai giocatori che ci stanno dentro.

Manlio Cersosimo

Anonimo ha detto...

Ciao Manlio,
sono Massimo Sconforto da Todi, ti ricordi di me?
Nel 1960 scrivevamo per la rivista erotico-politica "freebirds" quante avventure, quanti servizi e... ...quanti servizietti!
Non avrei mai immaginato che un giorno ti saresti dedicato al calcio, una volta disprezzavi questo sport, certo che le cose cambiano eh...
Ieri sera davano su SKAI il programma "Sfida" dove facevano rivedere tutte le mittiche gesta dei Kipsta, non ti dico la sorpresa, quando ho letto, nei titoli di coda, il tuo nome tra le firme dei servizi.
Grande Manlio!
Ti saluta tantissimo anche mia moglie, Annabella Verga, (sì proprio lei, la tua ex ragazza del liceo) come cambiano le cose eh...
un grande abbraccio,
Massimo Sconforto e
Annabella Verga
da Todi.

Anonimo ha detto...

CIAO MANLIO, SONO UNA TUA GRANDE AMMIRATRICE, SIN DAI TEMPI DI "TE LO METTO PER DISPETTO" E "FISTMAN"
HO SEMPRE LODATO I TUOI LAVORI, LETTERARI E NON, SEI L'INEGUALIABILE KIPSTA-GIORNALISTA, NESSUNO COME TE, NEMMENO CARLO ZAMPA.
VOLEVO SOLAMENTE MANIFESTARE QUELLO CHE SENTO, SEI GRANDE!
Russo Serena da Verbania

Anonimo ha detto...

Ciao Manlio, sono Loris Gozzo, forse ti ricordi di me nel film "Guantanapera" facevo il nano pazzo comunista, ebbene sì è così, sono un nano, cosa che mi ha fatto gioco in alcuni ruoli come quello di Schiaccialo in "Biancaneve sotto i nani", ma che mi procura enormi problemi dal punto di vista sociale e anche del vestiario, come tu ben sai ho una mazza di 33 cm, e non riesco a trovare pantaloni da bambino che abbiano buona capacità contenitiva, volevo chiederti se conosci un buon sarto..
no, va bene, tiro giù la maschera, la scusa del sarto non calza, lo so, ti scrivo per sapere se hai un ruolo per me in qualche film, so che non hai perso tutti i contatti e che frequenti ancora quel fantastico mondo, in nome della nostra professionalità ti prego aiutami.
Loris Gozzo da Guardiagrele (CH)

Anonimo ha detto...

ue' cciao Manllio!
sai chi ti saluta un casino?!?


STOCAZZO!

ahahah....
un grosso abbraccio da "i ragazzi della curva"

Urino Birra da Sant Andrews