lunedì 4 giugno 2007

ANSIA: Perquisizione nel covo del PEDESKE

Questa mattina alle ore 8.00 il nucleo operativo della compagnia CC Configno ha fatto irruzione nella sede storica del gruppo pedeske a Borboreto Lido per compiere alcuni sopraluoghi e sequestrare materiale di diverso genere riguardante non soltanto il tifo ma anche tutta la parte contabile, amministrativa e gestionale della discussa frangia di estrema destra della Curva Cupini. L'indagine, partita per volonta del sostituto procuratore Luigi Batzella e presto rinominata "Niente infami solo guardie", è volta all'accertamento degli effettivi legami fra i capi ultrà del Pedeske ed i gruppi di estrema destra della provincia di Amatrice in relazione ad alcune scritte intimidatorie comparse sulle mura del Kipstarello ("10, 100, 1000 Flamar", "Mr. Zinni okkio alla penna" e "Capitano bastardo pure col tricolore resti di colore") e ad alcune lettere minatorie recapitate alla società in cui si minacciavano sciperi del pubblico e gesti di vandalismo nel caso la società non avesse assecondato le richieste sportive e pecuniare del gruppo, in primis il rinnovo del contratto e la promozione in prima squadra del loro idolo S.O. Homer. Al riguardo si ventila l'ipotesi che da qui a breve lo stesso attaccante del Kipsta verrà convocato dal P.M. per accertare la sua effettiva posizione ed il suo coinvolgimento nel fatto.
Voci ben informate affermano che sia stato lo stesso S.O. homer ha sfruttare l'ascendente e le amicizie da lui mantenute col Pedeske per fare pressione illecità sulla società ed i giocatori.
Rintracciato telefonicamente il procuratore di Homer ha così commentato: "Il mio assistito stà pagando a caro prezzo il coraggio delle sue dichiarazioni nell'intervista rilasciata alla voce della Cupini. Alcuni suoi commenti non sono piaciuti non solo alla dirigenza ma a qualcuno ben più in alto ed ora ne sta pagando le conseguenze. Lo vogliono distruggere non più solo come giocatore ma anche come uomo."