mercoledì 22 luglio 2009

Il Kipsta Napoli supera di slancio i rimasugli di Prato Falcone

Ennesima prova positiva della squadra di Maurinho che si impone nettamente in trasferta su quello che rimane di un Prato Falcone Team orfano dei fuoriclasse Patata, Tre Piedi e Burinolaziale. Dopo la sofferta ma meritata vittoria contro i Kumpalibre serviva una conferma per il Kipsta, e questa conferma è arrivata con una prestazione compatta, decisa, molto pratica. Maurinho si presenta con un Kipsta molto offensivo (Sarto, Homer, Guada e Danny) gravato, però, dall’inserimento (legato ad accordi di sponsor) di Federico canta Napoli, il bomber di Forcella. Dall’altra parte il prato Falcone Team cerca di sopperire alle numerosissime assenze chiamando alla battaglia gente d’esperienza come Aldo il pelato e Paul of Cain’s big brother. Della vecchia guardia c’è il capitano e bomber di razza Paul of Cain, Massimetto scrocchiazeppi e Peppe tuttofumo. Tra le due squadre non c’è partita sulla carta anche con la presenza del napoletano, ma nonostante questo il Kipsta stenta a trovare una propria armonia di gioco. I 4 quattro leoni bianchi sembrano frenati dalla paura di farsi cogliere in contropiede, non conoscendo fino in fondo le potenzialità dell’avversario, ma basta poco più di dieci minuti per far capire al Kipsta che l’avversario è tutto nei tiri da fuori dei senatori e nulla più. Ecco così che la maggior tenuta fisica e il superiore tasso tecnico della squadra di Maurinho prenda il sopravvento permettendo al Kipsta di prendere il largo. Da quel momento in poi non c’è più storia. I rimasugli del Falcone provano qualche timida offensiva che ottiene risultati fin tanto che il Kipsta abbassa la guardia, ma il margine è oramai così ampio che la partita termina in assoluto surplus per i ragazzi del borbontino. A fine partita un visibilmente soddisfatto Maurinho rilasciava ai microfoni di radio Nasello 106.6 parole di apprezzamento per tutti i giocatori, in primis Federico cantanapoli. Non sono mancate tuttavia le polemiche quando un giornalista dell’emittente locale “Martygnanello” 97.7 rivolgeva la seguente domanda al mister: “C’è chi dice che il Kipsta giocava molto meglio con Mr. Zinni in panchina”. La piccata risposta dello special one non si è fatta attendere: “Dica a queste persone se sanno fare i conti. Da quando ho preso io la guida del Kipsta abbiamo perso una sola volta in finale al Kipsta Friends. Non so se mr. Zinni può dire altrettanto”.

Il paggellone:

Federico cantanapoli: voto 5,5: al posto dei piedi ha due ferri da stiro. Quanto al fiato e alla corsa non ne parliamo. All’inizio è più una minaccia per il Kipsta che per gli avversari e proprio per questo i blues stentano a trovare la giusta formazione in campo. Tutto cambia quando il Kipsta prende il largo. Pur con i soliti piedi Federico inizia a muoversi meglio e se anche non imbrocca un tiro neanche a pagarlo si fa trovare puntuale per gli appoggi dei suoi compagni dando anche un piccolissimo contributo in fase difensiva. Di più sarebbe cercare di cavare il sangue dalle rape. Napoletano.

Homer, voto 7: Non c’è niente da fare, il Falcone è il suo campo. Negli spazi stretti e limitati il suo movimento pachidermico brilla di una luce nuova. Ad aiutarlo anche degli avversari che non si segnalano certo per velocità e scatto, ma questo conta poco. Si mette dietro e smista palloni sapientemente sbagliandone pochissimi. Come spesso gli capita al Falcone gioca meglio dietro che avanti e questo dimostra che con un po’ di applicazione in più potrebbe diventare il vero jolly di questa squadra. Basta volerlo e buttare giù 20 chili. Come William Brestolli.

Guada, voto 6,5: sapiente come al solito, capisce le difficoltà della squadra e si mette al suo servizio. Come nelle ultime partite non brilla per giocate sopraffine o tocchi di gran classe ma i veri intenditori si accorgono che è lui il vero metronomo del Kipsta. Non sbaglia (quasi) un passaggio e quando arriva al tiro, dopo un paio di tentativi fuori misura, centra la porta e fa male come solo lui sa fare. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: il Kipsta è il capitano e il capitano è il Kipsta. Certo, senza i guizzi dei giocatori più estrosi il discorso sarebbe un pelino diverso ma finché Maurinho vince… Pilastro.

Sarto, voto 6,5: parte lento, ma appena scalda il motore è tutta un’altra musica. E’ il riferimento offensivo del Kipsta, all’inizio si incarta un po’ sui suoi stessi dribbling ma quando gli avversari si sfilacciano diventa la loro spina nel fianco. L’affiatamento con i compagni di reparto cresce con l’aumentare della velocità ed alcuni scambi sono da applausi anche se non coronati da successo. Riuscisse ad essere più continuo nella stessa partita sarebbe l’arma in più del Kipsta per scardinare le difese avversarie. Puntero ero ero.

5 commenti:

tifoso cerca amici ha detto...

Sarto puntero ero ero oppure ero ero puntero, per dire che ero puntero, ma adesso non sono più puntero?
...non io, il Sarto!
Io non ero puntero e non sono puntero, anzi, non gioco a calcio...
Seguo il carling e quest'estate vado in vacanza per le capitali d'Europa!
...mi piacciono le piazze!
...soprattutto quella del mio capitano....
Chi è il mio capitano?
Guada è il mio capitano!

Trafalgarino verace ha detto...

I like mr. Piazza very much!!!!

Sandro Cangani ha detto...

piazza, mr. piazza, sandrino u mazzolatore... e basta a prende in giro il capitano!!!!!!
Chi tocca la piazzetta del capitano muore.

tifoso indeciso ha detto...

mejo la piazzetta o la pancetta?

Paoletta da Maccarese ha detto...

mejo la pancetta tutta la vita!!!!!