lunedì 3 marzo 2008

Quattro chiacchiere con Nippo Nappi


Riportiamo di seguito una breve intervista scambiata con un vecchio idolo delle tifoserie genoana e fiorentina, Marco Nappi, invitato dal suo ex allenatore mr. Zinni in tribuna a vedere la partita e dal nostro Manlio “intercettato” prima che entrasse negli spogliatoi per salutare il suo sodale amico d’infanzia.

M: Ciao Marco, come mai con una sciarpa blu a tifare Kipsta con i supporters della Cupini?
N: Ciao Manlio, che piacere rivederti. Oggi [sabato n.d.r.] sono qui perché ho ricevuto l’invito del mister per venire a vedere una partita della sua nuova squadra e non potevo proprio tirarmi indietro.
M: Ancora così stretto il rapporto con mr. Zinni?
N: Proprio tu me lo chiedi? Sai benissimo che ogni giocatore abbia avuto il piacere di averlo come allenatore non può che serbare un ottimo ricordo della sua persona… e in fin dei conti, se sono diventato quello che sono lo devo anche a lui… mi ricordo ancora i bei tempi del Borussia insieme a Moeller, Papin e Sosa… una grande squadra e i due fantascudetti conquistati lo stanno a dimostrare.
M: Che partita hai visto?
N: Avevo sentito parlare di una squadra demotivata, priva di stimoli e di idee… quella che invece mi sono trovato ad osservare è una compagine grintosa e volitiva, con alcune ottime individualità ma anche con un più che apprezzabile sistema di gioco. Dicevano che gli schemi del mister non si vedevano, a me pare invece che comincino ad essere palesi.
M: In effetti, anche a mio giudizio, questa è forse la miglior amichevole del Kipsta da inizio anno… certo molto merito è dovuto alla presenza del dieci titolare senza rimpiazzi o seconde/terze scelte…
N: Certo ma non solo. Sai Manlio, gli schemi li fai con i giocatori che hai a disposizione ed è chiaro che se in una formazione hai individui non all’altezza tutto va a farsi benedire. Troppo spesso mr. Zinni ha dovuto rabberciare squadre all’ultimo minuto… ora che gli attori principali cominciano a rispondere con continuità alle convocazioni la musica è molto diversa. Tuttavia sono convinto che la stessa formazione, nel suo complesso stia maturando gli insegnamenti infrasettimanali, quello che vediamo il sabato è solo il frutto di un lavoro cominciato molto prima.
M: Qualche giudizio più dettagliato?
N: Lo sai che non mi va di giudicare i colleghi, voglio solo dire che oramai la squadra sta assumendo una sua fisionomia ben precisa. I ruoli sono chiari e credo che lo staff tecnico sappia bene quali sono le gerarchie in campo. Il rientro di Cristiano e Franko ha riportato esperienza e sangue freddo in una squadra che troppo spesso sembrava schiava della propria umoralità. Le formazioni in campo erano equilibrate e tutti hanno dato il meglio, se devo però spendere un apprezzamento lo indirizzo alla scelta, dopo parecchio tempo, di far giocare insieme quella che, a mio avviso, è la mediana titolare del Kipsta, Guada e Danny.
M: La tua formazione tipo?
N: Guarda Manlio, avrei voluto vedere in campo anche Brionvega e Davidone per avere un quadro più esauriente. Voci mi dicono che i due, soprattutto il portierone del kipsta, siano in aperta rottura con la società e in aperte trattative con l’Ing Team e lo Scout Team, due formazioni francamente di lignaggio molto più basso. Spero proprio che queste controversie si risolvano quanto prima, anche se credo che, con i titolari a disposizione, il mister possa tranquillamente riuscire a trarsi d’impaccio e ad assemblare un dieci più che all’altezza. Per quanto riguarda la mia formazione tipo al momento vedo Paolotchie in porta, linea arretrata a due con il Sarto il Pomi, avanti Danny e Guada.
M: Beh, Marco… una formazione a tutti gli effetti inaspettata. Puoi spiegarcela?
N: Presto detto: Non vedo Brionvega da tanto, troppo tempo, Paolotchie invece ha dimostrato che se ben motivato può fare bene anche in quel ruolo. Per quanto riguarda la difesa a due credo che il movimento a tutto campo del Pomata e la grinta del Sarto siano al momento una buona soluzione per tamponare e ripartire con velocità. Il duo offensivo è perché io credo che si possa e si debba vincere con il bel gioco, nessuno dei due è un puntero classico ma entrambi hanno mezzi e capacità tattica per segnare, saltare l’uomo e fornire assist alla squadra. Inoltre con loro si avrebbe per la prima volta una squadra che, per la maggior parte del tempo, è in grado di difendere a quattro e ripartire a quattro.
M: Interessante ma arrischiata la tua soluzione. Vedremo cosa ne penseranno i tifosi de La voce della Cupini. Prima di salutarci con il tuo pagellone, vuoi mandare i saluti ai tifosi Kipsta?
N: Certo, ma loro lo sanno che il mio non è un saluto definitivo ma un arrivederci: ho già fatto l’abbonamento per il prosieguo della stagione!

Il Pagellone di Marco Nappi

Paolotchie, voto 6: molto più timido del solito non si segnala per nessuno spunto degno di nota. La condizione atletica è sempre deficitaria e questo non gli permette di giocare più partite a buon livello. Il suo non è un problema di piedi ne, come in passato, di testa, ma di polmoni. Spostato come le ultime volte in porta si segnala per alcune chiusure degne di nota e per una reattività che potrebbe prospettargli un futuro in mezzo ai pali del Kipsta. Oggetto misterioso, ma non troppo.

Sarto, voto 6: Se dovessimo valutare la sua prestazione in fase offensiva dovremmo mettergli un voto insufficiente: poche volte veramente pericoloso non inquadra con puntualità e frequenza lo specchio della porta. Un problema per chi è deputato a quel compito. Ben diverso il discorso per la fase difensiva. Tignoso, fastidioso, a volte falloso come uno stopper d’altri tempi è spesso l’ultima barriera di fronte alla sua porta. Non eccelle in agilità ma sopperisce con l’insistenza. Buon sangue non mente.

Cristiano, voto 6: meno incisivo di altre volte si segnala comunque per una partita ordinata e per ottimi spunti sia in fase difensiva che offensiva. E’ il metronomo dei suoi e dai suoi piedi partono gli inviti più interessanti per le punte. La condizione atletica non è delle migliori e questo non gli permette di accompagnare con la dovuta costanza le trame di gioco della sua squadra, ma è un problema secondario di fronte al fosforo che mette in ogni sua giocata. Cartesiano.

Pomata, voto 6,5: sta tornando e questa notizia non può che far piacere a tutti gli appassionati del gioco con cuore. I piedi non sono adatti al ricamo ma questa volta lo specchio della porta non è più un miraggio e diverse conclusioni vanno a bersaglio, anche se con la gentile collaborazione del reparto arretrato avversario. Si trova di fronte prima Franko e poi Rivarta sulla sua fascia, ma esce vincitore ai punti in maniera abbastanza netta contro tutti e due. Bella sorpresa.

Aureliano, voto 6: finchè dura fa verdura. Corre e si batte utilizzando tutta l’abilità che ha a disposizione. Come al solito, più d’una sono le giocate degne di nota, soprattutto nella prima parte. Puntuale al tiro è spesso l’uomo più avanzato dei suoi. Purtroppo la vita matrimoniale si sente e si vede, non solo nella maglietta sempre più attillata. Rimane il più pericoloso dei suoi fino a quando il fiato lo supporta, poi è un lento ma costante declino interrotto solo dalle fiammate della sua classe non indifferente. Come un duetto, ma da risistemare.

Franko, voto 6-: Ha sulla coscienza due goal e un paio di occasioni ghiottissime fallite in maniera un po’ goffa. Ma in difesa, nonostante tutto, fa sentire il suo peso e la sua esperienza. Non molla di un centimetro le caviglie degli avversari e spesso si esibisce in anticipi che non gli ricordavamo neanche ai bei tempi. Certo i piedi per impostare non li ha mai avuti, ma la colpa delle palle perse è più sua o di chi gli ha affidato questo ingrato compito. Immarcescibile nonostante tutto.

Rivarta, voto 6-: anche lui ha sulla coscienza una prestazione in porta quantomeno imbarazzante. Ogni tiro è un goal neanche in porta ci fosse un borsone della robe di Kappa. Diverso il discorso quando ricopre il suo ruolo di difensore arcigno. In quel caso si segnala per chiusure puntuali e ripartente grintose anche se spesso imprecise. Proprio per questo merita di essere segnalato il goal che riporta in parità il match, inaspettato e per questo ancor più prezioso. L’ennesima perla per un giocatore a cui si chiede solo di menare. Ci si accorge della sua importanza solo quando manca.

Guada, voto 7: forse non sarà stata la partita più spettacolare della sua storia, forse non avrà fatto chiusure in scivolata e goal da centrocampo, ma per chi ha giocato un po’ a questo sport la sua prestazione risulta impeccabile. E’ dappertutto, in difesa, in fase di impostazione e di conclusione. Non regala nulla agli avversari e come ha un metro si cimenta in progressioni e tiri sempre pericolosi. Si capisce che più ha intorno gente dai piedi buoni più si permette giocate difficili a vantaggio del gioco e dello spettacolo. Ancora una volta capitano.

Homer, voto 5: che la sua stella sia in rapido ma allarmante declino lo dimostra il sempre più sparuto gruppo di ultras del Pedeske che continuano ad esaltarlo partita dopo partita. All’inizio erano oltre duecento, ora arrivano a malapena a 15. Purtroppo, anche per un attaccante come me, è difficile difendere un giocatore che con i piedi che ha potrebbe fare ben altro, ma che è imprigionato in un fisico la leone marino. Finchè ha fiato prova a farsi vedere in un paio di allunghi, ma la mira lascia a desiderare e quando anche l’ultimo polmone è collassato si aggira solo e ramingo nel campo alla ricerca di conclusioni impossibili che sfidano le leggi della fisica e della balistica. Trova un goal importante, ma solo al secondo tentativo. Noi ci crediamo in un suo recupero… chissà se ci crede anche lui e soprattutto i tifosi. Missing in action.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Guada: capitano mio capitano!!!
Sei l'anima del Kipsta... senza di te neanche esisterebbe!
Siamo tutti con te!

GU.F.I.
(Guada Fanclub Imola)

Anonimo ha detto...

Senza Davidone 'sta squadra è moscia... sembra un branco di signorine!
Si salva soltanto il sarto!
Forza Davidone, non mollare!

I ragazzetti dei Piloty

Anonimo ha detto...

Aoh, ma che Nappi s'è rincojonito??? Paolotchie in porta??? Sarto in difesa??? Danny in campo?!?!?!?!?!?
Ah Nappi... sei proprio n'imbriacone!!!

Gaspare Bagicalupo
Serrone (FR)

Anonimo ha detto...

Ricordo Nippo Nappi quando se ne andò in palleggio di testa con la maglia del Genoa... altri tempi. Oggi mi tocca sorbirmi quer bufalo de Homer... Qualcuno faccia qualcosa!!! Manco er Pedeske ce crede più!!!

Mariolina Sattanino
Saxa Rubra

Anonimo ha detto...

Non si può dare a tutti lo stesso voto, questo pagellone sembra quello di Manlio.
La squadra gioca bene, e solo due giocatori si scostano dalla sufficienza.
Non voglio parlare di singoli, ma dare a tutti il 6 politico mi sa molto di regime.
Naturalmente un voto in più al capitano che con(duce).
Gradirei una risposta in toni civili, un confronto e non il solito "fatevelo voi il pagellone", pensiamo ad un altro giornale, non ad un altro giornalista.
Manlio, spero di non aver urtato la tua sensibilità, ti stimo molto.

Walter Pacconi

Anonimo ha detto...

Concordo in tutto con Walter... e aggiungo una domanda: Manlio, non pensi che questa iniziativa del pagellone fatto dai giocatori del passato sia rischiosa? Insomma sappiamo tutti quanto siano democristiani, demagogici e populisti i giudizi dati dai calciatori (basta guardare una qualsiasi intervista del dopopartita di una qualsiasi domenica in una qualsiasi trasmissione per capirlo...). E d'altra parta non potrebbe essere diversamente, dal momento che come uno dice una cos fuori dal coro viene deferito (Totti docet).
E allora perchè dovrebbero essere incisivi proprio con il pagellone di questo sito? Ma non è meglio che torni a farlo tu il pagellone?
Con stima

Lanfranco Colacchio

Anonimo ha detto...

Homer 5!? come al solito quando scrive le pagelle una persona priva di pensiero proprio si rischia sempre di leggere voti molto simili e di trovare il solito capro espiatorio.
Mi sembra che che il gol del pareggio l'abbia siglato Homer, o sbaglio?, e mi sembra che nel bene o nel male questo giocatore sia sempre uno dei protagonisti di ogni partita, non come quel torso del polemica che si nasconde in campo, riesce a stoppare la palla solo con il destro e quando fa' un allungo gli viene il colpo della strega.
Le persone che non hanno opinioni non dovrebbero scrivere fiumi di parole insensate, è tempo perso.
Ora che ci penso, le persone che non hanno opinioni dovrebbero stare proprio zitte.
Anzi, a pensarci meglio, le persone che non hanno opinioni dovrebbero morire!
Nappo Nappi sei un insulto a questo sito. Muori infame!
Polemica sei un insulto al calcio.
Il sabato va' a comprare i supporti per l'amaca che è meglio!
Homer sei fantastico!
l'unico vero campione!

G.P.S.'77
Gruppo Pedeske Storico 1977
Saluti da Claudiano

Anonimo ha detto...

Le risposte di Manlio:
Cari amici e tifosi del Kipsta, intervengo nella discussione per sostenere con forza la scelta compiuta dalla redazione di invitare alcune vecchie glorie del calcio nazionale e non solo a dare il loro parere di "persone altamente informate dei fatti" sulle ultime prestazioni del Kipsta. Credo che, in questo senso, un punto d'osservazione "altro" possa aiutare non solo i lettori ma i giocatori stessi a guardare al loro rendimento da angolazioni diverse, più critiche. E' chiaro che questa iniziativa non potrà durare all'infinito e, anzi, noi della redazione stiamo ancora impazientemente in attesa del pagellone dei lettori, una iniziativa oramai datata ma a noi molto più cara che tuttavia è stata fatta cadere nel nulla dai nostri per solito puntigliosi e solerti, come dimostrano le mail arrivate, lettori. Sui giudizi di Marco e sulla loro "somiglianza" con i miei suggerisco invece questa lettura che prende spunto dalle lunghe conversazioni al caminetto fatte con un mio carissimo amico docente di storia a Roma 3: troppo spesso i lettori sono abituati a valutazioni esagerate in un senso o nell'altro e scambiano prestazioni oneste e anche ampiamente positive come performance epocali. Io, Marco e l'amico docente siamo convinti che è meglio essere un pò severi piuttosto che esagerare nella valutazione in un senso o nell'altro. Questo sia per non urtare la sensibilità dei giocatori in campo (nel caso non se lo meritassero, in caso contrario noi de La voce della Cupini non ci siamo mai tirati indietro), sia per non vellicare in maniera immotivata l'egocentrismo di altri. Il voto alto (o basso) va dato, ma quando è il frutto di una prestazione veramente completa e superiore alla media. Noi della redazione siamo convinti che i lettori siano oramai stati anestetizzati dai "pagelloni" di Zigliani o del corriere dello sport, che non appena Milan e Inter o Roma e Lazio vincono una partita iniziano a dare valutazioni in media superiori al 7,5. Questo è sbagliato oltre che, a nostro avviso, assolutamente esagerato. Troppo spesso l'occhio vola subito al numero senza soffermarsi sulla valutazione critica e le motivazioni in essa contenute. In un rapporto di corretto svolgimento delle proprie funzioni professionali invitiamo pertanto tutti, giocatori in primis, ad analizzare i giudizi con occhio sereno e responsabile al fine di evitare false aspettative e pretese molto spesso esagerate.

Il vostro,
Manlio Cersosimo

Anonimo ha detto...

Io non sono un tipo molto scaramantico, ma se cambiamo insulti e maledizioni sto più tranquillo: invece di "muori" potremmo dire vai a quel paese? Tanto per smorzare i toni...

Mago di Arcella

Anonimo ha detto...

Ma come?????????????????????
nessuno spunto degno di nota?????????????
Voi dite quello che ve pare...ma io ho visto fare a Paolotchie 2 gol...entrambi con il piede malato e non solo....il secondo era 1 girata di destro dopo un duro scontro con Rivarta...
Sarto 6?????????
dite quello che volete ma io con quel 13 dietro la schiena ho rivisto il Nesta dei bei tempi!!!!!!
quando ce vo ce vo

Evito Di Dirlo

Anonimo ha detto...

A evito di dirlo ma che te sei rincoglionito??? ma se Nippo Nappi ha detto che in difesa in Sarto è stato un mastino!!! come sospettavo tra questi commentatori c'è più di qualcuno in malefede..

Sherlock Holmes