lunedì 17 dicembre 2007

Il Kipsta saluta il 2007 con una partita "fredda fredda"

E’ stata una mattinata fredda nonostante il sole splendente quella che ha visto i Kipsta accomiatarsi dai loro fans e dargli appuntamento all’anno nuovo. Un appuntamento atteso, come dimostrano i numerosi biglietti venduti, soprattutto dopo le recenti polemiche che avevano colpito la squadra. Quando si gioca poco, si sa, spesso l’attenzione si concentra su argomenti che con il calcio giocato hanno ben poco a che fare e questo è accaduto anche per la più amata compagine del borbontino. Voci incontrollate su possibili cessioni, liti nello spogliatoio, conflitti fra dirigenza, staff tecnico e squadra hanno accompagnato le ultime settimane del Kipsta come un fastidioso ronzio che ha distratto tutti, pubblico in primis, da quello che realmente conta: il campo e la condizioni dei nostri giocatori. Ecco così che, non senza malcelato compiacimento, noi addetti ai lavori ci siamo recati al Kipstarello con un unico obiettivo, capire quanto le polemiche degli ultimi giorni avessero influito sul rendimento dei giocatori di mr. Zinni. E il campo ci ha dato le risposte che ci aspettavamo, almeno in parte.
Sotto gli occhi di una dozzina di supporters infreddoliti fuori ma caldi dentro sono scese due formazioni apparentemente squilibrate. Da un lato i cosiddetti senatori, dall’altra il capitano e una serie di giovani promesse e di nuovi acquisti. Dopo i primi minuti, si è però capito che la realtà era molto diversa. La squadra del Capitano, con il rientro in amichevole del giovane Paolotchie e la presenza del nuovo innesto Bustav oltre che del panchinaro di lusso Federico “l’olandesevolante” e di Lucone si dimostrava subito agguerrita, con un discreto possesso palla e, soprattutto, in grado di sfruttare al meglio le falle ed i punti deboli della squadra dei senatori composta da un irriconoscibile Homer, da un Sarto più impreciso del solito e da altri tre punti fermi del Kipsta titolare (Pomata, Davidone e Danny).
Dopo i primi dieci minuti di non gioco (il clima polare l’ha fatta da padrone al centrale del kipstarello) la squadra delle matricole prendeva il largo e la parte restante del match era tutta giocata dai senatori all’inseguimento. Un inseguimento infruttuoso soprattutto per i numerosi errori difensivi e per la incredibile quantità di gol sbagliati sotto porta da un po’ tutti i giocatori. Proprio nella capacità di capitalizzare ogni singola azione, invece, il Guada’s team ha trovato la chiave per portare a casa il risultato di una partita comunque tirata ed a tratti ben giocata.
Alla fine del match grossi sorrisi da parte di tutti gli atleti, anche se più di qualcuno ha notato come alcuni dei giocatori non fossero così soddisfatti della prestazione e, forse, delle ultime voci uscite fuori dallo spogliatoio riguardo l’intervista “bomba” rilasciata da mr. Zinni che verrà pubblicata nei prossimi giorni sul nostro quotidiano. Un’intervista che, i ben informati, dicono attesa da tutto il mondo Kipsta, squadra e società comprese, e che sembra essere in grado di aprire scenari inaspettati per il 2008 dei blues.

Il Pagellone

Guada, voto 6,5: non è in forma. E questo lo sapevano tutti. Ma comunque c’è, e questo se lo aspettavano in pochi. Nonostante gli acciacchi e le ultime polemiche interne non molla un pallone e guida i suoi verso la più insperata delle vittorie. Certo, per chi come noi lo conosce bene quello di questi giorni è un altro giocatore, soprattutto nei contrasti ed in fase conclusiva. Ma, al di là di questo, quanta sapienza tattica, quanta grinta nel chiamare le posizioni ai suoi, quanta prontezza nel salvare la sua porta con interventi da portiere vero. Ma c’è proprio bisogno di darla a qualcun altro quella fascia? Santo protettore.

Paolotchie, voto 7: è il migliore dei suoi, e non tanto per i gol segnati ma per la capacità da molti dimenticata di tenere palla, far salire la squadra e fornire assist sapienti ai suoi compagni provenienti dalle retrovie. Certo, il fiato è ancora un optional, ma quello che ci troviamo di fronte è un giocatore finalmente completo e maturo. La giocata, l’invenzione, non è più fine a se stessa ma al servizio della squadra e questo cambiamento, lungi dallo snaturarlo, ha trasformato un funambolico fumoso in un faro del gioco offensivo. Se il fisico reggerà il posto da titolare è suo. Maggiorenne.

Bustav, voto 6: comprato da patron Angelone nel mercato di riparazione aveva fatto storcere la bocca a più di qualche tifoso. Un giocatore sul viale del tramonto che non ha mai raggiunto i grandi palcoscenici nella sua carriera, questo si diceva da più parti. Bene, la partita di ieri dimostra come la sua apparizione negli schemi di mr. Zinni non sarà una semplice comparsata. Concreto e generoso non brilla in fase offensiva, ma si segnala dalla metà campo in giù per recuperi importanti ed un apporto costante alla manovra sia in fase propositiva che difensiva. Certo i piedi li conoscevamo bene e non sono sopraffini, ma l’esame l’ha passato a pieni voti. Altro che fossile!.

Federico l’olandesevolante, voto 5,5: più ficcante e presente delle altre volte dimostra come, se messo in condizioni di spingere in libertà, le sue prestazioni migliorino esponenzialmente. Detto questo però non possiamo dimenticare il fiato da fumatore incallito, la mira da cecchino senza un occhio e la rapidità di un bradipo con le stampelle. Prova a far male inserendosi dalle fasce, ma i suoi tiri sono scoccati sempre con qualche millesimo di secondo di ritardo e poche volte arrivano a bersaglio. Può e deve crescere, l’umiltà non gli manca. “All in”.

Lucone, voto 6,5: è successa una cosa inaspettata, che un difensore per solito con i piedi non proprio sopraffini infili una partita da ricordare in attacco (anche grazie ad una difesa ballerina e a portieri non proprio irreprensibili) realizzando la maggior parte dei gol dei suoi e dimenticandosi per una volta cosa vuol dire non superare mai la metà campo. Certo, la fase difensiva è più carente del solito, ma quello che conta è che ora mr. Zinni ha scoperto le doti da fromboliere di uno dei suoi mastini “mordi caviglia”. Proprio nel giorno in cui il suo difensore per solito più portato a segnare (Davidone) ha marcato completamente visita. Presente e segnante.

Homer, voto 4: ci piange il cuore a vedere il lento tracollo di uno dei più puri talenti del calcio borbontino, ma quella di sabato è stata forse la sua peggior partita degli ultimi mesi. Certo la condizione fisica non lo aiuta (l’ennesimo infortunio al ginocchio), ma questa volta ci mette troppo del suo per essere anche solo in parte giustificato. In fase difensiva regala un gol agli avversari, in quella offensiva sbaglia almeno quattro reti davanti al portiere. Una sua punizione colpisce il direttore del Gulliver che stava stendendo i panni, ma tutti i suoi tiri risultano, incredibile a dirsi per uno con la sua mira e potenza, fuori bersaglio anche di due-tre metri. Se anche la sua precisione chirurgica nelle staffilate viene meno il gruppo Pedeske avrà un bel da fare nel continuare a difenderlo. Non può finire così, non deve finire così!

Sarto, voto 5: Forse il freddo, forse gli eccessivi impegni ravvicinati, forse il fiato sul collo del rientrante Paolotchie sta di fatto che il puntero Kipsta sbaglia quasi completamente partita. Intendiamoci, i movimenti ci sono così come la grinta, ma stavolta manca il resto: i gol. Sotto porta si pesta spesso i piedi con Homer, ma anche quando è da solo non riesce a colpire come le ultime partite avevano invece dimostrato. Come il suo gemello del gol sbaglia occasioni che di solito avrebbe realizzato in scioltezza e in fase difensiva spesse volte si fa cogliere impreparato. Un calo di condizione può sempre capitare, speriamo solo che gli eccessivi carichi di lavoro degli ultimi mesi non stiano ora presentando il conto. Timido e indifeso.

Pomata, voto 5: Corre, corre, corre, corre, corre, corre… Purtroppo i giochi della gioventù si tengono allo stadio dei marmi e al Kipstarello non basta macinare una mole impressionante di Km per portare a casa il risultato. I troppi impegni lavorativi e calcistici con gli ingegneri stanno togliendo lucidità ad uno dei punti forti della squadra. Le sue discese sulla fascia sono, come al solito, devastanti per l’avversario di turno. Ma se poi ogni cross o tiro in porta finisce irrimediabilmente sulla rete vuol dire che qualcosa non va. La condizione atletica è invidiabile, ma i piedi sono sempre più da calciotto (o calcio a undici) che da calcetto. E Paolotchie avanza inesorabile. Pendolino bendato.

Davidone, voto 5: Anche per lui abbiamo una unica scusante: troppi impegni lo stanno distraendo oltre che logorando fisicamente. E il freddo di sabato (da lui affrontato con una imbarazzante mogliettina fresco lana a pelle) certo non lo ha aiutato ad entrare in partita. Come per il Pomi sembra che i tornei esterni stiano togliendo alla stagione Kipsta quel tanto di lucidità e forza che gli avevamo sempre riconosciuto. Nello scontro diretto con il suo gemello Lucone, per la prima volta, perde nettamente facendosi trovare spesse volte impreparato in fase offensiva ma, questa volta, anche in fase difensiva. Il gol che taglia le gambe ai suoi e frutto di una sua distrazione in porta. In generale è tutta la partita che risulta sotto tono e imprecisa. Muflone un po’ imbolsito.



Manlio Cersosimo

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma davidone che ha fatto in campo?
s'è fatto una pelle con la mogliettina?
te credo che ha preso 5!!!

Anonimo ha detto...

Lasciatelo perde! Ciclope nun se tocca daje Ciclò!!!! Torna a facce vedè chi sei!!!

Mino Cazzerla
Regazzetto dei Piloty

Anonimo ha detto...

Homer sei l'imbarazzo della Cupini!!! Mo voglio proprio sentilli quei quattro smandrappati der Pedeske! Come mai stavolta nessuno parla? Come mai stavolta state zitti? Ieri allo stadio il Pedeske non cantava...avete perso la voce? O non sarà che il vostro beniamino è una BUSTACCIA???
Homer fuori dai Kipsta! Pedeske fuori dalla curva!

Tifoso volutamente provocatore

Anonimo ha detto...

L'elezione del Sarto a capitano tramite sondaggio stride fortemente con la sua prestazione di sabato....
Questa è la dimostrazione lampante che anche i sondaggi possono sbagliare... e detto da me...

Renato Mannheimer

Anonimo ha detto...

Un capitano, c'è solo un capitano!
Un capitaaaaanoooooooo, c'è solo un capitaaaanooooooo!!!

BriGuada "Un capitano"

Anonimo ha detto...

Il ritorno di Manlio al Pagellone è..."freddo freddo" quanto la partita che dice di aver visto!
Svegliatevi gente! Manlio Cersosimo vi prende in giro! Ve lo dice uno che per anni ha lavorato con lui al "Ruggito del Finocchio" programma di divulgazione di Radio Sardella negli anni '80.
Non mi stupirei di apprendere che lui allo stadio ieri nemmeno c'era! Come non mi stupirei se la tanto attesa intervista a quell'incompetente di mister Zinni fosse l'ennesima bufala!
Comprate "Il Corriere Borbontino"! Quello si che non vi deluderà!!!

Marino Scannavacche
editorialista de "Il Corriere Borbontino"

Anonimo ha detto...

Purtroppo sono costretto a malincuore a confermare le supposizioni del collega Marino Scannavacche.

La mattina in cui i Kipsta hanno giocato, mi trovavo a passare in via Salaria e ho visto chiaramente Manlio mentre "contrattava sul prezzo" nella carreggiata verso il raccordo anulare. Quando si è avvicinata una volante, Manlio ha cercato di accampare delle scuse tipo:

1)"scusate, credevo di essere al Verano e che le signorine vendessero crisantemi";
2)"Che ci faccio qui, fino ad un attimo fa ero nel mio soggiorno! Questa labirintite sta davvero peggiorando";
3)"Stavo andando a rottamare la macchina ma non trovavo il demolitore e ho chiesto un'informazione a queste due suore laiche".

Quando i due agenti lo stavano per arrestare il nostro Manlio ha tentato il tutto per tutto e, con il tipico fare da "Lei non sà chi sono io", prima ha mostrato il suo tesserino da giornalista e poi vedendo che non sortiva effetti ha tirato fuori due DVD autografati del suo capolavoro di gioventù "7 cazzi per 7 cappelle". Solo a quel punto gli agenti lo hanno riconosciuto e lo hanno lasciato andare.

Mi dispiace di aver fatto la spia ma tanto dovevo a tutta la tifoseria Kipsta, a tutti i colleghi e alla mia coscienza.

Ughetto Mungitope (vice direttore de L'Eco del Gianicolo)

Anonimo ha detto...

Che delusione Manlio.
Se è vero, è davvero una brutta storia. Fare le pagelle senza aver visto la partita è come parlare di sorca senza aver mai pucciato il biscotto.

Tifoso incredulo

Anonimo ha detto...

Io non ci credo.
Da sempre Mungitope è invidioso del successo di Manlio e sta cercando di infangarlo. Io ero in tribuna e mi pare di aver visto Manlio al suo posto come sempre. Non mi stupirei se avesse anche firmato diversi autografi ai bambini presenti.
Grande Manlio, continua così.

Ubalda '72

Anonimo ha detto...

E' proprio vero che c'è gente che venderebbe la propria madre per infangare un professionista serio solo per il proprio tornaconto. La campagna "Manlio non mollare" non è servita a niente. dovreste vergognarvi. Vi renderete conto dell'importanza del direttore solo quando non scriverà più.

Manlio non mollare.

Eugenio Scalfari

Anonimo ha detto...

Posso confermare la presenza di manlio sugli spalti..ma posso anche confermare che non ha seguito proprio tutta la partita, in quanto troppo preso a inzuppare il suo biscottino...e che biscottino..
Sventrana Teladò

Anonimo ha detto...

IO VOELVO AUGURARE BUONE FESTE A TUTTI VOI!
E MI RACCOMANDO RAGAZZI, GIUDIZIO!
E GUIDATE CON PRUDENZA!
LUCI ACCESE ANCHE DI GIORNO!
E SE DECIDETE DI BERE......... FATE GUIDARE IL COGLIONE CON LA CIRROSI EPATICA A LATO NAVIGATORE!!!!!


VOSTRO RONCINO PEPPE