GRAZIE! GRAZIE A TUTTI!
Fermato ad un passo dall’ingresso negli spogliatoi, il Pomata si è reso disponibile a rilasciare la breve intervista proposta.
M: Bella partita, credo sia soddisfatto...
P: Soddisfatto? A dir poco! I ragazzi sapevano quanto ci tenessi, anche e soprattutto per il desiderio di rivalsa nei confronti della forte formazione RAI. Eravamo usciti sconfitti nelle due precedenti occasioni, oggi dovevamo e volevamo vincere.
M: Si trattava più o meno delle stesse formazioni delle due precedenti occasioni, cosa è cambiato? Perchè il risultato è stato così diverso?
P: Noi abbiamo recuperato un Danny in condizioni finalmente accettabili, il capitano è tornato ad essere quello che
A loro credo mancasse solo Ben dietro e la cosa non posso dire ci sia dispiaciuta [forse a Danny... n.d.r.]. Per il resto, un polemico Daniel davanti, un brillante ma inconcludente capitan Alessandro dall’altro, Aldo dietro e soci non sono certo giocatori che ci spaventano!
Oggi non ce n’era per nessuno!
La contentezza del Pomata è palpabile. Non smette di parlare e ne approfittiamo.
M: Qualcosa sul contributo dei singoli alla vittoria dei Kipsta?
P: Dovessi fare delle pagelle avrei un dieci per ognuno ma per i voti aspetteremo tutti il pagellone di Manlio.
M: Due parole su Brionvega...
P: Partita in cui è riuscito quasi sempre a mantenere la dovuta concentrazione. Tra i pali è ormai una sicurezza, lo aspettiamo ancora per le uscite ma ha ora ha ritrovato la totale fiducia dei compagni.
M: Homer?
P: Ha fatto dell’ordine e della disciplina tattica il suo punto di forza, mettendo al servizio dei compagni i suoi piedi e le gambe, che mai ritira nei momenti di bisogno. È l’ultimo uomo all’occorrenza e il primo a giocar palla per le ripartenze dei Kipsta.
M: Rivarta?
P: Una partita di sacrificio. Le ha date e le ha anche prese. Ha coperto con mestiere e corsa, ha spesso impostato per me sulla corsia di destra. Con lui dietro le mie spalle mi sono sentito sempre coperto. Spesso decisivo quando è toccato a lui il compito di evitare il peggio!
M: Nicola?
P: L’ennesimo colpo del nostro amato patron Angelone. Una carriera forse rubata al tennis ma di sicuro successo. Corre sulla fascia sinistra come un treno, apre le marcature e si dimostra instancabile. Talvolta entusiasma anche nell’uno contro uno ma in generale si mette fin da subito al servizio dei compagni. Un grande!
M: Danny?
P: Lo conosciamo. So cosa significa poter contare su di lui o sul capitano in squadra. Lotta in mezzo al campo come un leone, parte dalla linea di difesa per arrivare spesso al tiro. Nel secondo tempo, quando ha dato già molto, si sposta in avanti a fungere da riferimento. Spesso mi trova libero sulla destra impostanto degli affondo che hanno portato goal e spettacolo. Sta tornando in gran spolvero dopo vari infortuni. Bentornato!
M: Guada?
P: C’è solo un capitano... se avesse anche il piede destro potrebbe competere in uno contro dieci uscendone vincitore. Disegna e ridisegna la squadra da vero leader, detta i ritmi del pressing, chiama l’uomo a uscire, porta palla superando gli avversari, arriva al tiro e colpisce una traversa col suo piede meno utile. È insostituibile sempre e comunque.
M: Sul Pomata proprio non si sbilancia?
P: È tempo di fare la doccia, grazie a tutti. Un grazie particolare ai compagni! Mi avete regalato una grande serata di calcio...
di Ninetto Morello